L’ultimo paragrafo del mio Blog, che tratto veramente male , parlava di musicisti e pandemia. Siamo a novembre e siamo ancora qui, con lockdown, contagi e spettacoli fermi. Però , quello che fà più strano in questo secondo giro, è l’atteggiamento verso un settore come il nostro, che dà da vivere a almeno un milione e mezzo di persone, ancora una volta bistrattato. E mi spiace, non c’è paese senza cultura… Credo che quando saremo fuori da tutto ciò, la nostra categoria dovrà guardarsi bene negli occhi , finalmente compattarsi, ed aprire un tavolo con chi di dovere, per avere un futuro sempre ben in chiaro e prolifico, in regola con tutto ciò che viene richiesto, ma anche con i giusti sgravi .
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