Non scrivevo più sul mio blog per motivi ti tempo da un pò. ma dal 22 febbraio la quarantena ci ha dato qualche momento in più per riflettere su di noi, su come viviamo e vivremo e anche sulla nostra professione di musicisti professionisti. La condizione imposta di non poter uscire, di no poter più fare la vita con i concerti la scuole, le masterclass etc etc, ci ha fatto capire quanto fatiscente e leggero sia il nostro mondo , quello dello spettacolo, paralizzato e reso fermo da un piccolo ma potente virus .
Ora, se ne ricava un pensiero: come agiremo in futuro? saremo più pronti? avremo la possibilità di fare comunque qualcosa per tutti anche in modi diversi?
La tecnologia ci da varie alternative, piccoli concerti on line, o montaggi di prove on line, ma ci manca ancora il contatto ..il calore…
Le lezioni sono già più arrangiabili e fruibili, ma singole, ed i nostri gruppi di ragazzi?
Sicuramente tutto sarà da rivedere, da correggere, da inventare per poter ampliare il bagaglio di possibilità che ci dà la tecnologia , non dimenticando che la musica è emozione, e che il contatto umano non dovrà essere mai cancellato…da nessun virus o da qualsiasi altra cosa.